Il piano di formazione viene redatto dall’organo responsabile.

Il piano di formazione viene redatto dall’organo responsabile in collaborazione con i Cantoni. Questi ultimi sono responsabili delle scuole professionali ed esercitano la vigilanza sulle aziende di tirocinio e sui corsi interaziendali. Il piano di formazione viene esaminato dalla SEFRI su richiesta dell’organo responsabile.

In quanto strumento per la promozione della qualità della formazione professionale di base, il piano di formazione specifica le competenze operative che le persone in formazione devono acquisire entro la fine della formazione e i contenuti suddivisi per luogo di formazione. Inoltre, aiuta i responsabili della formazione professionale attivi nei tre luoghi di formazione a pianificare, svolgere e verificare l’attività ed è uno strumento utile per le persone in formazione durante il tirocinio.

Modello di riferimento Piano di formazione

La SEFRI mette a disposizione in ogni lingua ufficiale un modello di riferimento Piano di formazione che funge da strumento di lavoro e di orientamento. I piani di formazione sono redatti secondo la seguente struttura:

  1. introduzione: spiegazioni su come consultare il documento, sull’orientamento alle competenze operative e sulla cooperazione tra i luoghi di formazione;
  2. fondamenti pedagogico-professionali;
  3. profilo di qualificazione: profilo professionale, livello richiesto per la professione e tabella delle competenze operative;
  4. campi di competenze operative, competenze operative e obiettivi di valutazione suddivisi per luogo di formazione (scuola professionale, azienda e corsi interaziendali);
  5. elaborazione;
  6. allegati al piano di formazione: l’allegato 1 contiene l’elenco degli strumenti volti a garantire e attuare la formazione professionale di base nonché a promuovere la qualità. L’allegato 2 contiene le misure di accompagnamento riguardanti la sicurezza sul lavoro e la protezione della salute.

Revisione totale con il modello di riferimento

In caso di revisione totale dell’ordinanza viene rivisto anche il piano di formazione. Il contenuto e la struttura del modello di riferimento di quest’ultimo devono essere armonizzati con il testo di riferimento ofor.

Revisione parziale

Se non vengono effettuate modifiche sostanziali, il piano di formazione è sottoposto a revisione parziale. Le modifiche devono figurare sul frontespizio e nelle note a piè di pagina secondo le direttive di tecnica legislativa; sono inoltre riepilogate in un apposito elenco e devono essere approvate dalla SEFRI al termine dell’indagine conoscitiva.

La traduzione del piano di formazione compete all’organo responsabile.

Traduzione del piano di formazione

La traduzione del piano di formazione compete all’organo responsabile, il quale garantisce che il documento venga tradotto con la dovuta qualità nelle tre lingue ufficiali. Il piano di formazione viene esaminato dalla SEFRI. La traduzione si svolge in stretta collaborazione con il servizio linguistico della SEFRI, incaricato di tradurre le ordinanze.