L’ofor viene redatta dalla SEFRI.
La redazione dell’ordinanza compete alla SEFRI.
L’ordinanza contiene i principi giuridici della formazione di base a impostazione aziendale e viene emanata dalla SEFRI su richiesta dell’organo responsabile.
I contenuti principali figurano nel testo di riferimento, che riporta il numero della professione e il numero assegnato a ogni indirizzo professionale. Quando diverse professioni vengono raggruppate in un campo professionale a ciascuna professione viene assegnato un numero diverso. L’ordinanza è suddivisa nelle seguenti sezioni:
- Oggetto e durata
- Obiettivi ed esigenze
- Sicurezza sul lavoro, protezione della salute, protezione dell’ambiente e sviluppo sostenibile
- Durata della formazione in ciascun luogo di formazione e lingua d’insegnamento
- Piano di formazione
- Requisiti per i formatori e numero massimo di persone in formazione in azienda
- Documentazione dell’apprendimento, rapporto di formazione e documentazione delle prestazioni
- Procedure di qualificazione
- Attestazioni e titolo
- Sviluppo della qualità e organizzazione
- Disposizioni finali
Testo di riferimento ofor
Per l’elaborazione di una nuova formazione professionale di base nonché per la revisione di un’ordinanza esistente la SEFRI si basa sul testo di riferimento ofor. Sono possibili deroghe al testo, purché venga rispettato il processo legislativo. Le deroghe devono essere concordate con i servizi giuridici della SEFRI e della Cancelleria federale. Questo compito spetta alla SEFRI.
Revisione parziale
In caso di revisione parziale viene mantenuta la struttura dell’ordinanza in vigore. È tuttavia obbligatorio tenere conto di nuove disposizioni giuridiche e ogni modifica deve essere segnalata tramite una nota a piè di pagina.
Disposizioni transitorie
In ogni revisione, nelle disposizioni transitorie occorre stabilire se le nuove norme si applicano alle persone già in formazione o solo a quelle che si iscrivono dopo l’entrata in vigore dell’ordinanza nuova o riveduta.
Se per una formazione professionale di base la SEFRI riconosce altre procedure di qualificazione occorre definire apposite disposizioni transitorie negli atti normativi corrispondenti.
Traduzione delle ordinanze
L’ordinanza viene tradotta nelle tre lingue ufficiali dalla SEFRI. Per la terminologia specialistica è necessario il coordinamento con i traduttori del piano di formazione, incaricati dall’organo responsabile.